Nel nostro Paese il turismo rappresenta una fondamentale risorsa economica il cui contributo al PIL nazionale è di circa il 10%, frutto dei quasi 50 milioni di turisti stranieri (si arriva quasi a 100 milioni se si considerano gli italiani). In questo quadro il territorio provinciale di Venezia è il secondo d’Italia per arrivi e il primo per presenze. Buona parte di questi risultati è dovuta evidentemente all’ingente numero di turisti che ogni anno viene attratto dalla città di Venezia.
Considerata la massa di persone che si riversa sulla città storica, dato questo irreversibile, la sfida che abbiamo di fronte consiste nel provare ad alzare la qualità del turismo veneziano mettendo sul tavolo alcune proposte alternative alle mete consuete. Da tempo a Venezia mancano proposte che vadano in questa direzione e, come si sa, quando c’è un vuoto di idee sono spesso le soluzioni più imbarazzanti che si fanno strada.
Il Parco della Laguna Nord andrebbe salutato come il primo spiraglio di luce che si intravede attraverso il buio delle proposte e della programmazione turistica in questa città. Il Parco sarebbe innanzitutto un valore aggiunto dal punto di vista della tutela ambientale in ragione del fatto che, pur non ampliando gli attuali vincoli di salvaguardia, fornirebbe un quadro amministrativo semplificato che garantirebbe maggiore efficienza nella gestione delle problematiche ambientali.
Non vanno altresì sottovalutate le potenzialità che sarebbro offerte in tema di differenziazione della proposta turisitca. La creazione del Parco, che va inquadrata nel segmento del turismo ambientale, forse non sposterà la massa che affolla i gradini del Ponte di Rialto e i masegni di Piazza San Marco ma sarebbe sicuramente un primo passo sulla strada che dobbiamo intraprendere per provare ad alzare l’asticella della qualità del turismo a Venezia offrendo nuove possibilità a chi viene a visitare il capoluogo veneto.
A dispetto di queste opportunità, il Consiglio Comunale di Venezia, nella prossima seduta, voterà la revoca della delibera “Istituzione Parco regionale ambientale e antropologico di interesse locale della laguna Nord di Venezia”.
Nel dibattito che ebbe luogo in Consiglio Comunale nel 2014 quando la suddetta delibera venne approvata ricordo bene la proposta avanzata dall’allora minoranza di Centro Destra di indire un referendum per sondare la posizione della cittadinanza su questo tema e ricordo che il Centro Sinistra si disse favorevole considerando l’eventuale referendum un’ulteriore occasione di confronto.
Oggi che il Centro Destra governa Venezia potrebbe dimostrare il coraggio di tener fede a quanto proponeva all’epoca promuovendo un referendum per chiudere definitivamente questa querelle sul Parco della Laguna Nord. Servirebbe coraggio, appunto.
Il Parco della Laguna sarebbe una buona occasione per incrementare il turismo soprattutto nei periodi primaverili ed estivi. Speriamo che questo progetto vada a buon fine.