La Camera degli Stati Uniti ha approvato (220 favorevoli, 215 contrari) la riforma sanitaria fortemente voluta dal Presidente Obama. La riforma prevede l’assistenza sanitaria nei confronti di 36 milioni di cittadini americani che attualmente non godono di alcuna copertura. Inoltre prevede in un arco di dieci anni di arrivare a coprire il 96% della popolazione.
Barack Obama sta facendo della lotta alle diseguaglianze e alle ingiustizie sociali il punto centrale della sua politica interna. La sua attenzione è volta agli ultimi, alle persone in difficoltà. Egli sta provando ad associare alla parola libertà (aspetto del quale l’America è il campione) la parola uguaglianza. Un tempo avremmo detto che il Presidente sta attuando politiche di sinistra e nonostante questo viene salutato come un innovatore.
Paradossalmente se qui da noi viene rispolverato il concetto “sinistra”, con l’intento di indicare un percorso non tanto difforme da quello tracciato dal Presidente USA (lotta alle ingiustizie sociali), si viene subito tacciati di essere nostalgici se non addirittura socialdemocratici. Strano no?
In ogni caso, speriamo che anche il Senato Americano approvi la riforma sanitaria.