Devo ammettere che, quando ho deciso di abbandonare il sito per passare al blog, non immaginavo richiedesse un discreto impegno per tenerlo “in vita”. La difficoltà riguarda evidentemente il riuscire a ritagliarsi un po’ di tempo per scrivere i post (gli appunti di viaggio). Ed è così che ho finito per trascurarlo. Credo che nessuno se ne sia accorto o abbia sentito la mancanza dei miei pensieri però, adesso che il periodo vacanziero lo permette, ci riprovo.
Nel frattempo sono successe alcune cose a cui accenno brevemente.
Sul piano politico il centro sinistra ha perso le elezioni provinciali. Un esito che, secondo me, trova giustificazione nel fatto che è stata una competizione giocata esclusivamente su temi politici e dove le questioni amministrative non sono state argomento di confronto. La destra ha vinto parlando di sicurezza e immigrazione (competenze che non appartengono certamente all’Ente Provincia) senza mai accennare a quale fosse il proprio programma per amministrare il territorio provinciale.
La facile e più immediata conclusione è che in questo momento il Partito Democratico (e il centro sinistra) non rappresentano un’alternativa politicamente credibile a chi in questo momento ci governa.
Sul piano personale annuncio (a chi ancora non lo sapesse) che a marzo del prossimo anno sarò di nuovo papà. Siamo alla nona settimana e il “numero tre” misura ben 22 millimetri. Inutile dire quale sia il livello di felicità raggiunto.
Nell’immediato futuro si profilano all’orizzonte due eventi importanti.
Il primo è l’organizzazione della Festa Democratica di Mestre dal 11 al 21 settembre di cui parlerò più diffusamente in seguito.
Il secondo è la celebrazione del primo congresso del Partito Democratico. Un congresso a cui molti, compreso me, affidano la speranza di far ripartire con nuovo slancio il progetto del PD. Un congresso da cui possa finalmente uscire un partito forte, radicato e con un’identità dai contorni netti.
Io ho scelto di sostenere Pierluigi Bersani come candidato segretario.
Preferisco Bersani in primo luogo per la sua storia, per quello che rappresenta e per quello che è stato in grado di fare come Ministro dell’ultimo governo Prodi. Poi ho letto le sue linee programmatiche e vi ho trovato la descrizione del partito che vorrei, ma soprattuto ho trovato l’idea di società che ho in mente e che può essere sintetizzata in tre parole: libertà, uguaglianza, civismo.
Ma ne parleremo…