Se da un lato è necessario chiedere con forza l’intervento del Governo per sostenere il settore turistico di fronte a questa difficile fase, dall’altro è indispensabile migliorare l’offerta (molte delle strutture ricettive italiane risalgono agli anni Cinquanta e Sessanta) attraverso investimenti che garantiscano prodotti turistici innovativi in linea con quanto stanno facendo le destinazioni straniere, in particolare nel Mediterraneo.
La politica non può solo limitarsi a tappare le falle.
Si metta finalmente mano allo snellimento della burocrazia e alla fiscalità troppo elevata, che contribuisce a far sì che i prezzi delle strutture italiane siano più alti che in altre nazioni. Questi obiettivi sono contenuti nel cosiddetto decreto “Art Bonus”, già convertito in legge, per cui il Governo Renzi si attivi per darne attuazione, soprattutto per quanto riguarda gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie degli alberghi e per l’innovazione tecnologica. Il Governo deve inoltre accelerare con l’istituzione del gruppo di lavoro in materia di Tax Free Shopping e con il riordino del quadro normativo in materia di concessioni demaniali marittime per affrontare e risolvere le problematiche della durata e del rinnovo delle concessioni.
Sul tasto dolente dei trasporti va approvato velocemente il nuovo Piano nazionale dei trasporti per il turismo e il Veneto, prima regione turistica italiana, deve finalmente agire per un deciso miglioramento del trasporto pubblico regionale assolutamente inadeguato (alle esigenze dei turisti, oltre che a quelle degli utenti e dei pendolari) a causa del ritardo accumulato in questi 20 anni di annunci e di finanziamenti destinati solo alle infrastrutture stradali.
Si riparta da qui per provare a recuperare le posizioni perse e resistere ad eventuali nuovi shock esogeni.
Dal Governo e dalla Regione politiche concrete per il rilancio del #turismo http://t.co/jaP89h5E9c #Veneto